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Fontana Arte

una luminosa storia italiana

[/vc_column_text][vc_column_text]Fontana Arte lampade è una delle maggiori aziende di illuminazione italiane.

Gli inizi

Viene fondata a Milano nel 1932 da Luigi Fontana e Giò Ponti ed è specializzata nella lavorazione del cristallo curvato.
Le origini di Fontana Arte sono da ricercare ancora più indietro nel tempo quando nel 1881 Luigi fonda un’industria produttrice di lastre di vetro per usi edilizi.

L’attività ha successo e nel 1930 inizia la collaborazione con Giovanni Ponti, già famoso architetto e designer di ceramica, il quale assume il ruolo di direttore artistico e che disegna per Fontana alcune lampade tra cui la 0024 e la Bilia.

0024 Fontana Arte
0024
Bilia
Bilia

Il successo

Nel 1933 la Fontana Arte acquisisce una piccola bottega milanese di proprietà di Pietro Chiesa specializzata nelle lavorazioni di lastre in cristallo.
La nuova collaborazione dà vita ad una forte sinergia fra Ponti, Chiesa e Fontana che porterà l’azienda ai vertici mondiali del settore, grazie non solo ai loro meriti artistici ma anche alle tecnologie sviluppate da questi, come ad esempio un forno speciale unico in Italia per la produzione di lastre di vetro di qualsiasi curvatura.

La direzione artistica passa quindi, dietro suggerimento dello stesso Ponti, a Chiesa che porta l’azienda ad una notevole fama internazionale grazie al suo design in stile Art Déco .
Tra le sue creazioni più famose ci sono il tavolo Fontana realizzato in un unico fascio di vetro, il vaso Cartoccio e la lampada da terra in ottone laccato Luminator.

LuminatorCartoccio Fontana


Dopo la pausa bellica, nel 1948 Chiesa muore improvvisamente e la direzione artistica passa al noto vetraio francese Max Ingrand che disegna alcuni prodotti rimasti nella storia del design come la celeberrima 1853 (oggi commercializzata con il nome “Fontana”) che raggiunge subito successo in tutto il mondo diventando il modello base per l’abat-jour.

In questi anni la produzione aziendale si orienta verso un regime di produzione di tipo industriale.

Nel 1967 Giò Ponti torna con un ruolo di primo piano all’interno della direzione artistica dell’azienda e realizza le lampade Pirellina e Pirellone.

Nell’agosto 1969 Max Ingrand muore e Ponti abbandona l’azienda per scarsa condivisione con la nuova politica aziendale.
Fontana Arte affronta così un periodo buio che porta la Saint-Gobain a cedere l’attività.
L’azienda nel 1979 viene quindi rilevata da un gruppo di imprenditori privati

Gae AulentiL’arrivo di Gaetana

Dal 1979-2012 la direzione artistica passa nelle mani di Gae Aulenti, già dipendente dell’azienda
Sotto la guida di Gaetana l’azienda risorge a un nuovo splendore grazie anche a collaborazioni importanti come con Piero Castiglioni, Pierluigi Cerri, Daniela Puppa (Prima signora, lampada da terra a tre piedi) e Franco Raggi (lampada da parete Velo), Renzo Piano.
Nel 1998 “Fontana Arte” viene premiata da ADI con il Compasso d’Oro alla carriera.

Ultimi sviluppi

Nel 2010 FontanaArte lampade viene acquisita dal gruppo industriale italiano Nice S.p.A.
Dal 2012 la direzione artistica è in mano a Giorgio Biscaro.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]