Lampada da tavolo
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Lampade da tavolo
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Introduzione
La varietà di modelli di lampade che oggi diamo per scontata è invece, un fenomeno piuttosto recente.
Siamo nel già nel 1940 quando il designer Gino Sarfatti cercava di convincere i lettori di Domus che la classica lampada a soffitto centrale non era più adeguata come unico punto luce della stanza. Servivano apparecchi più specializzati, in grado di adattarsi e accompagnare le persone in ogni momento vissuto in casa.
Da allora di strada ne è stata fatta parecchia e la varietà di stili, materiali e modelli ne sono la dimostrazione più lampante.
Ecco quindi la nostra selezione delle lampade da tavolo più famose e iconiche di tutti i tempi:
Disegnata dal celebre maestro vetraio francese Max Ingrand, la lampada fu originariamente denominata 1853 e successivamente Fontana, proprio in omaggio all’azienda della quale fu per un decennio il Direttore Artistico.
Per gli appassionati di design 1853 rimane ancora oggi un oggetto senza tempo, un best seller e icona intramontabile.
Imitato da tantissimi brand, Fontana rappresenta l’abat-jour per eccellenza.
La peculiarità di Fontana 1853 è l’accensione multipla: sia la base, sia il paralume, contengono una o più fonti luminose.
Un un elemento d’arredo perfetto in ogni contesto, sia quando è acceso che da è spento. Ora disponibile con sorgenti luminose a Led.
Tolomeo nasce dalla reinterpretazione della lampada da tavolo per antonomasia, la Naska Loris degli Anni ’30 (che ha ispirato anche i creatori del logo della Pixar).
De Lucchi e Fassina hanno nascosto i meccanismi e le molle con un sistema copiato dai trabucchi dei pescatori e hanno aggiunto una maniglia che permette di spostare la lampada con una mano.
Realizzata in alluminio è molto maneggevole e la sua struttura consente infinite posizioni rendendola perfetta come luce da lavoro.
Oggi viene realizzata in tante varianti di dimensioni, colori e versioni (a sospensione e a parete).
Premio Compasso d’Oro 1989.
E’ uno dei progetti più importanti nel panorama del design italiano e internazionale.
Lampada da tavolo, installabile anche a parete. Ha vinto il Compasso d’Oro nel 1967 ed è stata esposta in numerosi musei di tutto il mondo.
Come sottolineò Magistretti, l’idea gli venne pensando alla lanterna di Jean Valjean, protagonista dei Miserabili di Victor Hugo: due calotte che ruotano consentendo la regolazione del fascio luminoso.
Un’altra icona dell’illuminazione firmata da Magistretti.
Vincitrice del Compasso D’oro 1979 anche questa lampada è entrata a far parte delle collezioni permanenti dei più importanti musei di design internazionali. La sua forma rigidamente geometrica la rendono più simile a una scultura, che a una lampada. Una semisfera posta in miracoloso equilibrio su una piramide e, alla base, un solido cilindro. Semplicemente perfetta.
Apollo è ora disponibile in molte varianti e materiali.
Come non menzionare questa creazione di Gaetana?
Pipistrello è una lampada da tavolo a luce diffusa regolabile in altezza tramite un asta telescopica. Esposta alla collezione permanente del MoMa di New York è un oggetto cult presente nelle case di architetti e creativi di tutto il mondo.
Ispirata all’Art Nouveau, venne inizialmente realizzata dalla Aulenti come un omaggio per lo show-room della Olivetti.
Abbiamo scelto questa lampada da tavolo perchè rappresenta il contemporaneo con un design semplice e una tecnologia LED di ultima generazione.
Senza filo, dimmerabile, 9h di autonomia e si ricarica come il cellulare. Versatile, è perfetta a tavola tipo lume di candela, in terrazza o mentre si guarda la tv per non affaticare gli occhi. Utilizzabile sia all’interno che all’esterno.
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